IL MODELLO
Le principali caratteristiche di MIDAS sono qui definite mediante il confronto con quelle antitetiche dei modelli statici, autoritari, nozionistici di matrice ottocentesca, ancora vivi nella nostra scuola.
IL MIDAS:
- promuove lo sviluppo delle risorse possedute dalla persona; la educa all’autonomia invece che
all’assorbimento passivo dei principi dell’esperto - fornisce strumenti che consentano di vivere attivamente in prima persona le Arti dello Spettacolo;
non si ferma a trasmettere informazioni e tecniche - sceglie contenuti e materiali in base alla loro importanza per la persona, prima che per quella
dell’esperto - dispone i contenuti secondo la loro capacità di innestarsi sul vissuto del discente e di farlo
progredire, invece che secondo precostituiti schemi logico-classificatori (tecnici, scientifici,
aritmetici, cronologici…) - favorisce l’accesso ai valori culturali, estetici, cognitivi, operativi e quant’altro, maturati nella
società di appartenenza, invece che abbandonarlo senza filtri alle forme attrattive del momento - apre alla comprensione e all’accettazione dei valori delle culture diverse dalla propria, invece che
restare chiuso nella realtà del proprio ambiente - suggerisce criteri metodologici aperti alle più innovative proposte didattiche maturate sul terreno
delle Arti dello Spettacolo; in particolare dà spazio al coinvolgimento attivo e creativo dell’allievo,
più che alla tradizionale trasmissione frontale - incoraggia positivamente l’allievo nelle sue performance, invece che fermarsi a censurarne gli errori
- mette al cuore dell’apprendimento la ricerca e la scoperta personale, come strada privilegiata per
arrivare a padroneggiarne i valori - salda le esperienze musicali e teatrali agli altri ambiti del sapere, offrendone e ricevendone stimoli,
invece che chiuderle in uno spazio auto riferito - integra strettamente le une alle altre le diverse dimensioni delle Arti dello Spettacolo: eseguire con
la voce, con lo strumento, con il corpo, con l’immagine; improvvisare e ideare, analizzare e
interpretare; invece che proporli come percorsi separati, a compartimenti stagni - sprona l’allievo al confronto tra le alternative, reali o possibili, piuttosto che fissarsi di volta in volta
su esiti obbligati
In particolare, nei confronti del docente, educatore, formatore:
- promuove la ricerca personale sulle tematiche dell’insegnamento, pedagogiche, metodologiche,
storiche - suggerisce una didattica integrale, che tocchi i diversi, fondamentali aspetti della disciplina –
produrre, ideare, capire, teorizzare – invece che chiudersi in uno solo di questi - promuove la conoscenza critica dei metodi codificati per l’insegnamento delle arti dello spettacolo
invece che costringerlo in una gabbia predefinita - incoraggia la creatività didattica dell’insegnante piuttosto che l’adozione rigida ed esclusiva di un
metodo precostituito; in questo MIDAS si propone come ecumene in cui possano trovare adeguata
valorizzazione i collaudati metodi storici.